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Museo nazionale di San Matteo

Il museo ha sede negli ambienti dell’antico monastero benedettino femminile di S. Matteo in Soarta (XI secolo), di cui oggi, oltre alla omonima chiesa, restano visibili solo alcune murature medievali, alterate da trasformazioni di epoca moderna e dai restauri del secondo dopoguerra.
Le strutture claustrali tardo-medievali furono realizzate in laterizio in cui si aprono bifore con colonnine e capitelli quasi tutti originali (piano superiore). Il porticato fu in buona parte ristrutturato nel XVI secolo, insieme ad altre aree oggi non fruibili al pubblico. Agli inizi dell’Ottocento vi fu istituito un capitolo di canonichesse ed è probabile che a questo periodo risalga la facciata d’ingresso, di stile neoclassico. Dal 1866 al 1940 vi fu insediato il carcere giudiziario cittadino, con importanti modifiche strutturali.
La trasformazione funzionale e il restauro del complesso edilizio risalgono invece agli anni successivi al secondo conflitto mondiale: nel 1949 nacque il Museo Nazionale di S. Matteo, ordinato da Piero Sanpaolesi secondo criteri basati sulla validità estetica delle opere. In tempi più recenti si è preferito presentare i materiali per tipologie e cercando di ricomporre i complessi originari.
Il museo attualmente è sede della raccolta artistica più ampia delle città. Conserva infatti una cospicua quantità di ceramiche medievali, costituita una ricca serie di bacini ceramici di area mediterranea e dal vasellame medievale e di età moderna proveniente da vari ritrovamenti cittadini (raccolta Tongiorgi). Per l’oreficeria si segnalano alcuni preziosi oggetti, che si accompagnano ad una selezione di monete e di sigilli medievali (collezioni Franceschi e Supino). Di grande importanza è la sezione dedicata ai codici miniati, che conserva esemplari dal XII al XIV secolo, rimarchevoli per la ricchezza delle illustrazioni. La collezione di scultura lapidea comprende opere dal medioevo al Cinquecento, tra cui spiccano notevoli testimonianze del periodo “romanico” e i capolavori di Nicola Pisano e Donatello. Assai nutrite e di massimo rilievo sono le raccolte di scultura in legno e di pittura: questa annovera più di 200 opere realizzate tra gli inizi del XII secolo e l’età moderna da importanti artisti tra i quali Giunta Pisano, Berlinghiero, Simone Martini e Masaccio.

Testi a cura di: C. Balbarini, M. Baldassarri

OPERE PROVENIENTI DA CHIESE PISANE

Chiesa e convento di San Matteo
Complesso di Sant’Anna
Chiesa di San Bernardo
Chiesa di San Domenico
Chiesa di San Francesco
Chiesa di San Frediano
Chiesa di San Giovanni dei Fieri
Chiesa di San Martino
Chiesa di San Michele degli Scalzi
Chiesa di San Michele in Borgo
Chiesa di San Nicola
Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno
Chiesa di San Paolo all’Orto
Chiesa di San Ranierino
Chiesa di San Sepolcro
Chiesa di San Silvestro
Chiesa di San Sisto
Chiesa di San Vito
Chiesa di San Zeno
Chiesa di Sant’Andrea
Chiesa di Sant’Antonio
Chiesa di Santa Caterina
Chiesa di Santa Cecilia
Chiesa di Santa Chiara
Chiesa di Santa Croce in Fossabanda
Chiesa di Santa Maria del Carmine
Chiesa di Santa Maria della Spina
Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri

INFORMAZIONI

Tutte le informazioni si trovano sul sito:
http://www.polomusealetoscana.beniculturali.it/index.php?it/204/pisa-museo-nazionale-di-san-matteo

https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_nazionale_di_San_Matteo

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